Una pelletteria per ricucire la vita

Nel laboratorio di pelletteria “Another Skin” della Coop. Sociale “Il Pungiglione” della Comunità Papa Giovanni XXIII, ragazze strappate dalla strada ritrovano la libertà imparando un mestiere, con impegno e dedizione. È così che diventano, dopo anni di schiavitù, protagoniste della propria dignità. Con il tuo sostegno possiamo garantire tutto questo ad altre ragazze vittime di tratta che hanno il diritto di crescere, formarsi e vivere come donne libere e indipendenti.

Una pelletteria per ricucire la vita

Nel laboratorio di pelletteria “Another Skin” della Coop. Sociale “Il Pungiglione” della Comunità Papa Giovanni XXIII, ragazze strappate dalla strada ritrovano la libertà imparando un mestiere, con impegno e dedizione. È così che diventano, dopo anni di schiavitù, protagoniste della propria dignità. Con il tuo sostegno possiamo garantire tutto questo ad altre ragazze vittime di tratta che hanno il diritto di crescere, formarsi e vivere come donne libere e indipendenti.

Juliet, Evidence, Blessing sono figlie, donne, lavoratrici. Ma non sono sempre state questo: prima di essere accolte nella Comunità Papa Giovanni XXIII da Alessandro e sua moglie Claudia erano schiave della strada, vittime di questa moderna schiavitù che annulla la persona, i diritti e la dignità. 
Nella casa di Alessandro e Claudia hanno trovato una famiglia, un luogo in cui sentirsi figlie amate e finalmente protette. Alessandro però, come ogni padre vuole per i propri figli, ha voluto fare qualcosa di più per il futuro, ha voluto insegnar loro un mestiere, per far sì che il cambiamento di vita fosse duraturo. Ed è proprio per questo che è nato a Pontassieve, grazie alla Comunità, alla Cooperativa Sociale “Il Pungiglione” e altre Associazioni del territorio, il laboratorio di pelletteria “Another Skin”. Qui, imparando l’arte della lavorazione della pelle, queste donne vivono con dignità e indipendenza la nuova libertà ritrovata.

I pellami lavorati sono spesso scarti donati da note aziende operanti nel settore che diversamente verrebbero buttati ma che nel laboratorio assumono nuova forma. In un mondo che getta gli scarti qui si trasformano e diventano un punto di forza.  Borse, zaini, cinture… dietro ogni oggetto, unico e irripetibile, creato dalle mani liberate dalla schiavitù della strada c’è la storia di una vita salvata. 
Le ragazze non avevano esperienza prima di iniziare, non avevano alcun tipo di istruzione e Alessandro, con altri collaboratori professionisti volontari, hanno iniziato un percorso formativo a partire dagli aspetti più basilari per permettere loro di riuscire in questo progetto di crescita. Ora è necessario fare di più per permettere ad altre ragazze di poter imparare, crescere, formarsi e intraprendere questo percorso verso la libertà ma per riuscire in tutto questo c’è bisogno del sostegno di molti. 

Aiutaci a garantire ad altre ragazze come Juliet, Evidence e Blessing una nuova vita.

Crea e dai vita a una raccolta fondi, condividila con i tuoi conoscenti e amici, oppure sostieni chi l’ha già aperta con una donazione. Insieme aiuteremo davvero queste ragazze a ritrovare la dignità che per troppo tempo è stata loro ingiustamente negata. Grazie per ciò che puoi fare. 

1.685 €

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Juliet, Evidence, Blessing sono figlie, donne, lavoratrici. Ma non sono sempre state questo: prima di essere accolte nella Comunità Papa Giovanni XXIII da Alessandro e sua moglie Claudia erano schiave della strada, vittime di questa moderna schiavitù che annulla la persona, i diritti e la dignità. 
Nella casa di Alessandro e Claudia hanno trovato una famiglia, un luogo in cui sentirsi figlie amate e finalmente protette. Alessandro però, come ogni padre vuole per i propri figli, ha voluto fare qualcosa di più per il futuro, ha voluto insegnar loro un mestiere, per far sì che il cambiamento di vita fosse duraturo. Ed è proprio per questo che è nato a Pontassieve, grazie alla Comunità, alla Cooperativa Sociale “Il Pungiglione” e altre Associazioni del territorio, il laboratorio di pelletteria “Another Skin”. Qui, imparando l’arte della lavorazione della pelle, queste donne vivono con dignità e indipendenza la nuova libertà ritrovata.

I pellami lavorati sono spesso scarti donati da note aziende operanti nel settore che diversamente verrebbero buttati ma che nel laboratorio assumono nuova forma. In un mondo che getta gli scarti qui si trasformano e diventano un punto di forza.  Borse, zaini, cinture… dietro ogni oggetto, unico e irripetibile, creato dalle mani liberate dalla schiavitù della strada c’è la storia di una vita salvata. 
Le ragazze non avevano esperienza prima di iniziare, non avevano alcun tipo di istruzione e Alessandro, con altri collaboratori professionisti volontari, hanno iniziato un percorso formativo a partire dagli aspetti più basilari per permettere loro di riuscire in questo progetto di crescita. Ora è necessario fare di più per permettere ad altre ragazze di poter imparare, crescere, formarsi e intraprendere questo percorso verso la libertà ma per riuscire in tutto questo c’è bisogno del sostegno di molti. 

Aiutaci a garantire ad altre ragazze come Juliet, Evidence e Blessing una nuova vita.

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