Per continuare ad esserci
Una raccolta fondi per l'occasione speciale "Il mio compleanno" (18/12/2023)
Raccolta fondi di Ilaria Peroni
I Mapuche, uno dei pochi popoli indigeni sopravvissuti in America al colonialismo europeo cominciato nel 1492, continuano a vivere e resistere nella Wallmapu (“terra mapuche” nell’idioma indigeno) regione che copre il centro sud di Cile e Argentina.
Dopo aver combattuto per secoli gli spagnoli che li hanno infine confinati nella regione dell’Araucania ed essere stati perseguitati in Cile dal regime fascista di Pinochet, i Mapuche continuano a portare avanti le loro battaglie ambientali e culturali scontrandosi con un mondo ormai sempre più orientato nella direzione opposta ai loro valori, fondati sul rispetto della Terra e di tutti gli esseri viventi.
Vivendo lateralmente alle città e al sistema consumistico contemporaneo questo popolo, diviso in comunità distinte, difende il territorio dall’estrattivismo delle multinazionali (anche italiane), dalle coltivazioni monocultura di legname, dall’inquinamento dei corsi d’acqua e molto altro. Subisce inoltre la repressione dello Stato che da sempre difende l’interesse delle imprese private e sfrutta la forza militare per soffocare la lotta Mapuche in difesa dei beni comuni.
I Mapuche sono ancora in cerca di giustizia, per questo Operazione Colomba da anni svolge un lavoro di monitoraggio dei diritti umani vivendo accanto e con le persone che chiedono il suo supporto.
Ho avuto il privilegio di condividere una piccola parte del percorso di resistenza Mapuche da gennaio ad aprile di quest’anno vivendo in Cile, viaggiando per raccogliere testimonianze e per conoscere questo popolo.
In occasione del mio compleanno, chiedo il vostro aiuto per poter permettere a questo prezioso progetto di continuare, perché è importante per me ma anche per tutti noi che camminiamo ogni giorno sulla stessa Terra!
“Yo pregunto a los presentes
si no se han puesto a pensar
que esta tierra es de nosotros
y no del que tenga más.
Yo pregunto si en la tierra
nunca habrá pensado usted
que si las manos son nuestras
es nuestro lo que nos den.
¡A desalambrar, a desalambrar!
Que la tierra es nuestra,
es tuya y de aquel,
de Pedro, María, de Juan y José.
Si molesto con mi canto
a alguno que ande por ahí
le aseguro que es un gringo
o un dueño de este país."
(Victor Jara)