Ricominciare lontano dalla guerra

Zeyd e sua moglie Aidha, fuggiti dalla guerra in Siria, hanno vissuto 8 lunghi anni nel campo profughi di Tel Abbas, in Libano, insieme ai loro 4 bambini. Oggi, grazie ai corridoi umanitari avviati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e da altre realtà, sono arrivati a Santa Venerina, piccola cittadina siciliana che li accompagnerà nel loro percorso di integrazione. Aiutali a ricominciare una nuova vita con dignità e fiducia nel futuro!

Ricominciare lontano dalla guerra

Zeyd e sua moglie Aidha, fuggiti dalla guerra in Siria, hanno vissuto 8 lunghi anni nel campo profughi di Tel Abbas, in Libano, insieme ai loro 4 bambini. Oggi, grazie ai corridoi umanitari avviati dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e da altre realtà, sono arrivati a Santa Venerina, piccola cittadina siciliana che li accompagnerà nel loro percorso di integrazione. Aiutali a ricominciare una nuova vita con dignità e fiducia nel futuro!

Zeyd e sua moglie Aidha* sono arrivati nel campo profughi di Tel Abbas, nel Nord del Libano, nel 2013. Il loro viaggio di nozze è stato una fuga dalla guerra, costretti a lasciare la loro terra, la Siria, come se avessero fatto qualcosa per cui essere puniti con l’esilio. I sogni di due giovani sposi dilaniati. Eppure, hanno resistito, e nell'estrema precarietà di un campo profughi, sono diventati mamma e papà di 4 bambini. La più grande, Naima, ha 6 anni. È vispa, curiosa e vorrebbe tanto poter andare a scuola. È nata e cresciuta nel campo profughi senza aver mai sperimentato le piccole dolcezze di una vita normale: fare i compiti insieme ad un’amica, aprire un sacchetto di caramelle. Naima conosce del mondo solo quello che ha ascoltato dai “grandi”, quando parlano di una vita che sembra un sogno lontano.

Oggi quel sogno è diventato realtà e dopo 8 anni trascorsi in un limbo di attesa che sembrava non finire Zeyd e Aidha possono riprendersi le loro vite e piantare le radici della loro famiglia in un luogo sicuro, pronto ad accoglierli.
Grazie ai corridoi umanitari, avviati da un’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII insieme ad altre realtà, hanno attraversato il Mediterraneo con un viaggio legale e sicuro e sono arrivati qui a Santa Venerina.
Insieme alla Comunità, tutti gli abitanti di questa piccola cittadina siciliana - tra cui le comunità parrocchiali di Santa Venerina, il Comune, la diocesi di Acireale, Caritas e Azione Cattolica - si stringono per aiutare questa famiglia e accompagnarla nel suo percorso di integrazione, affiancandola nei due anni previsti dal progetto di accoglienza per inserirsi nel territorio, nelle scuole, nel mondo del lavoro. Naim finalmente avrà una casa vera!

Servono 6.0000 € per coprire le spese dei primi 6 mesi di accoglienza, ma non ci sono fondi pubblici per sostenerle.
Per questo oggi vogliamo far nascere una rete di solidarietà che sostenga la famiglia fino all’autonomia e c’è bisogno anche del tuo aiuto.
Dona adesso e crea la tua raccolta fondi personale per coinvolgere amici e parenti a dare il loro contributo. Non lasciare soli Naim e la sua famiglia. Aiutali a ricominciare una nuova vita con dignità e fiducia nel futuro. Fallo ora!

* Per rispetto della loro riservatezza abbiamo usato nomi di fantasia con un significato che sia di buon auspicio.

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Zeyd e sua moglie Aidha* sono arrivati nel campo profughi di Tel Abbas, nel Nord del Libano, nel 2013. Il loro viaggio di nozze è stato una fuga dalla guerra, costretti a lasciare la loro terra, la Siria, come se avessero fatto qualcosa per cui essere puniti con l’esilio. I sogni di due giovani sposi dilaniati. Eppure, hanno resistito, e nell'estrema precarietà di un campo profughi, sono diventati mamma e papà di 4 bambini. La più grande, Naima, ha 6 anni. È vispa, curiosa e vorrebbe tanto poter andare a scuola. È nata e cresciuta nel campo profughi senza aver mai sperimentato le piccole dolcezze di una vita normale: fare i compiti insieme ad un’amica, aprire un sacchetto di caramelle. Naima conosce del mondo solo quello che ha ascoltato dai “grandi”, quando parlano di una vita che sembra un sogno lontano.

Oggi quel sogno è diventato realtà e dopo 8 anni trascorsi in un limbo di attesa che sembrava non finire Zeyd e Aidha possono riprendersi le loro vite e piantare le radici della loro famiglia in un luogo sicuro, pronto ad accoglierli.
Grazie ai corridoi umanitari, avviati da un’iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII insieme ad altre realtà, hanno attraversato il Mediterraneo con un viaggio legale e sicuro e sono arrivati qui a Santa Venerina.
Insieme alla Comunità, tutti gli abitanti di questa piccola cittadina siciliana - tra cui le comunità parrocchiali di Santa Venerina, il Comune, la diocesi di Acireale, Caritas e Azione Cattolica - si stringono per aiutare questa famiglia e accompagnarla nel suo percorso di integrazione, affiancandola nei due anni previsti dal progetto di accoglienza per inserirsi nel territorio, nelle scuole, nel mondo del lavoro. Naim finalmente avrà una casa vera!

Servono 6.0000 € per coprire le spese dei primi 6 mesi di accoglienza, ma non ci sono fondi pubblici per sostenerle.
Per questo oggi vogliamo far nascere una rete di solidarietà che sostenga la famiglia fino all’autonomia e c’è bisogno anche del tuo aiuto.
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