Per cambiare il mondo bisogna esserci

Sono Carlotta, volontaria di Operazione Colomba per il progetto della Comunità Papa Giovanni XIII a Lesbo e mi trovo qui da poco più di un mese. Sull’isola, poco distante dal mare, è situato il campo Mavrovouni, un campo chiuso, che contiene al suo interno più di 2.000 profughi, scappati da paesi in guerra, dalle loro terre, perché vittime di ingiustizie e oppressione.Nel campo sono costretti a vivere in condizioni disumane. Qual è il nostro compito?Una domanda difficile a cui replicare perché le risposte possono essere molteplici, ma solo se si ha voglia di ascoltare davvero. Siamo qui per aiutarli nelle loro esigenze quotidiane e per rendergli la permanenza su quest’isola più leggera, attraverso una risata o una parole di conforto. Siamo qui per abbracciarli forte e fargli sapere che non sono soli.Siamo qui per guardarli negli occhi e trasmettergli tutta la nostra vicinanza, per condividere il loro dolore e farlo nostro.Per fargli capire che anche se tutto il resto del mondo gli sta chiudendo la porta in faccia, la nostra sarà sempre aperta.Abbiamo bisogno che attraverso un piccolo contributo ci aiutiate a restare. Vi ringrazio infinitamente,Carlotta

Per cambiare il mondo bisogna esserci

Raccolta fondi di Carlotta Alba Pellegrini

Sono Carlotta, volontaria di Operazione Colomba per il progetto della Comunità Papa Giovanni XIII a Lesbo e mi trovo qui da poco più di un mese. 


Sull’isola, poco distante dal mare, è situato il campo Mavrovouni, un campo chiuso, che contiene al suo interno più di 2.000 profughi, scappati da paesi in guerra, dalle loro terre, perché vittime di ingiustizie e oppressione.

Nel campo sono costretti a vivere in condizioni disumane. 


Qual è il nostro compito?

Una domanda difficile a cui replicare perché le risposte possono essere molteplici, ma solo se si ha voglia di ascoltare davvero. 

Siamo qui per aiutarli nelle loro esigenze quotidiane e per rendergli la permanenza su quest’isola più leggera, attraverso una risata o una parole di conforto. 

Siamo qui per abbracciarli forte e fargli sapere che non sono soli.

Siamo qui per guardarli negli occhi e trasmettergli tutta la nostra vicinanza, per condividere il loro dolore e farlo nostro.

Per fargli capire che anche se tutto il resto del mondo gli sta chiudendo la porta in faccia, la nostra sarà sempre aperta.


Abbiamo bisogno che attraverso un piccolo contributo ci aiutiate a restare. 


Vi ringrazio infinitamente,

Carlotta

280 €

56%
500 €
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La raccolta fondi sostiene il progetto: Ho un Fratello a Lesbo che mi aspetta
Obiettivo totale del progetto: 58.900 €

Migliaia di uomini, donne e bambini scappati da guerre e miseria, arrivano al campo profughi di Lesbo, in Grecia, con la speranza di un nuovo inizio ma qui scoprono solo altra sofferenza. La Comunità Papa Giovanni XXIII ha scelto di essere a Lesbo per condividere il dramma di questa umanità, per dare voce a queste persone inascoltate. La presenza dei volontari della Comunità e di Operazione Colomba (corpo nonviolento di pace della Comunità) e l’accoglienza nella casa famiglia di Atene è indispensabile: aiutaci ad essere presenti a fianco di uomini, donne e bambini che soffrono in un silenzio disperato. Loro hanno bisogno di noi, ora.

APG23

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