Un'auto per la Casa Famiglia "Fraternità”

Un’auto è indispensabile per la vita della Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII, dove Damiana, la mamma, si prende cura di Camil e Nello, ragazzi con disabilità. I loro bisogni sono tanti e per soddisfarli è necessario un mezzo che permetta di spostarsi in libertà e in sicurezza.

Un'auto per la Casa Famiglia "Fraternità”

Un’auto è indispensabile per la vita della Casa Famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII, dove Damiana, la mamma, si prende cura di Camil e Nello, ragazzi con disabilità. I loro bisogni sono tanti e per soddisfarli è necessario un mezzo che permetta di spostarsi in libertà e in sicurezza.

Sono Damiana, mamma della Casa Famiglia “Fraternità” della Comunità Papa Giovanni XXIII. Vivo a Legnago (VR) insieme a Camil e Nello che ho accolto più di vent’anni fa. Sono entrati a far parte della mia vita quando erano ancora molto piccoli; Camil ha la sindrome di down mentre Nello ha un ritardo mentale medio-grave. Dovevano essere accoglienze temporanee ma, giorno dopo giorno, il nostro legame diventava più forte, speciale. Il bisogno di essere famiglia per chi non ce l’ha ha reso la nostra casa sempre pronta ad accogliere chi aveva bisogno: in tutti questi anni sono passate sotto al nostro tetto molte persone, spesso ragazzi tossicodipendenti, che qui trovavano la forza di ricominciare, anche grazie alla contagiosa voglia di vivere di Nello e Camil che, nonostante la loro disabilità, riescono a cogliere le gioie che la vita ci offre.  Ci capitava spesso di andare a trovare tutti insieme i ragazzi che seguivano un programma di recupero nelle Comunità Terapeutiche della Comunità Papa Giovanni XXIII. Erano incontri arricchenti per tutti… questo bisogno di condividere la vita, le sofferenze e le fatiche, col tempo, è maturato in me: per questo, da due anni, sono tornata in quei luoghi ma come operatrice. È un po’ come essere doppiamente mamma, con i miei figli e con gli altri ragazzi che hanno bisogno di figure che sappiano ascoltarli e accompagnarli verso una nuova vita. Le attività quotidiane da mamma impegnano la maggior parte del mio tempo e i chilometri da macinare sono tanti: Nello e Camil sono inseriti nelle Cooperative Sociali del territorio e qui ritrovano la dignità attraverso il lavoro, si sentono utili e apprezzati. Hanno tanti interessi tra cui gli Scout, il gruppo di amici della nostra Parrocchia e non può mancare lo sport. Amano il basket, soprattutto Nello! Ogni volta che devo accompagnarlo agli allenamenti e alle partite, giro in lungo e in largo. Ma il suo sorriso mi ripaga di ogni fatica! La macchina che abbiamo adesso è da sostituire ma non possiamo stare senza, è indispensabile per tutta la famiglia. Le attività e gli impegni di tutti sono molti, per questo abbiamo bisogno di un mezzo che ci faccia viaggiare in libertà e in sicurezza e che permetta soprattutto a Nello e Camil di esprimere le loro potenzialità e il loro bisogno di vivere e condividere!

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Sono Damiana, mamma della Casa Famiglia “Fraternità” della Comunità Papa Giovanni XXIII. Vivo a Legnago (VR) insieme a Camil e Nello che ho accolto più di vent’anni fa. Sono entrati a far parte della mia vita quando erano ancora molto piccoli; Camil ha la sindrome di down mentre Nello ha un ritardo mentale medio-grave. Dovevano essere accoglienze temporanee ma, giorno dopo giorno, il nostro legame diventava più forte, speciale. Il bisogno di essere famiglia per chi non ce l’ha ha reso la nostra casa sempre pronta ad accogliere chi aveva bisogno: in tutti questi anni sono passate sotto al nostro tetto molte persone, spesso ragazzi tossicodipendenti, che qui trovavano la forza di ricominciare, anche grazie alla contagiosa voglia di vivere di Nello e Camil che, nonostante la loro disabilità, riescono a cogliere le gioie che la vita ci offre.  Ci capitava spesso di andare a trovare tutti insieme i ragazzi che seguivano un programma di recupero nelle Comunità Terapeutiche della Comunità Papa Giovanni XXIII. Erano incontri arricchenti per tutti… questo bisogno di condividere la vita, le sofferenze e le fatiche, col tempo, è maturato in me: per questo, da due anni, sono tornata in quei luoghi ma come operatrice. È un po’ come essere doppiamente mamma, con i miei figli e con gli altri ragazzi che hanno bisogno di figure che sappiano ascoltarli e accompagnarli verso una nuova vita. Le attività quotidiane da mamma impegnano la maggior parte del mio tempo e i chilometri da macinare sono tanti: Nello e Camil sono inseriti nelle Cooperative Sociali del territorio e qui ritrovano la dignità attraverso il lavoro, si sentono utili e apprezzati. Hanno tanti interessi tra cui gli Scout, il gruppo di amici della nostra Parrocchia e non può mancare lo sport. Amano il basket, soprattutto Nello! Ogni volta che devo accompagnarlo agli allenamenti e alle partite, giro in lungo e in largo. Ma il suo sorriso mi ripaga di ogni fatica! La macchina che abbiamo adesso è da sostituire ma non possiamo stare senza, è indispensabile per tutta la famiglia. Le attività e gli impegni di tutti sono molti, per questo abbiamo bisogno di un mezzo che ci faccia viaggiare in libertà e in sicurezza e che permetta soprattutto a Nello e Camil di esprimere le loro potenzialità e il loro bisogno di vivere e condividere!
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