Da Convento di frati a Casa per continuare ad accogliere persone in difficoltà
La Comunità Papa Giovanni XXIII ha ricevuto in uso gratuito il Convento di Arcidosso (GR) ma per viverci ed accogliere bambini e persone in difficoltà sono necessari tanti lavori di messa a norma e accessibilità. Aiuta la famiglia e la Comunità a far fronte a questa spesa!
Siamo Alessia e Antonio, mamma e papà di una famiglia aperta all’accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII. Al momento la nostra famiglia è composta da 8 persone: oltre a noi c’è Luca di 7 anni, un bimbo cieco che abbiamo prima accolto e poi adottato, e i nostri 5 figli naturali, Michele, Irene, Letizia, Benedetta e Giuseppe. Siamo già una famiglia numerosa, ma vogliamo continuare ad aprire le nostre porte a chi ha bisogno e da tempo cercavamo una casa più grande. Poi, la Provvidenza ha fatto il suo: la Comunità ha ricevuto in uso gratuito il Convento dei frati Cappuccini di Arcidosso, in provincia di Grosseto, che rischiava la chiusura, perché fosse destinato ad accogliere gli ultimi. Come famiglia abbiamo accettato la proposta di far tornare a vivere un luogo così incantevole: una parte del convento ospiterà la nostra famiglia aperta, l'altra parte sarà destinata all’ospitalità di gruppi per momenti di preghiera e riflessione, ad attività di doposcuola, alla realizzazione di momenti aggregativi per ragazzi e bambini con disabilità e non, all'accoglienza delle persone senza fissa dimora nei mesi invernali.
Fino a qualche mese fa è stata con noi una ragazza nigeriana con il suo bimbo di pochi mesi e a breve arriverà un sacerdote, reso disabile in seguito ad un incidente in montagna. La struttura è perfetta per noi ma ha bisogno di tanti lavori per la sua messa a norma e questa ultima accoglienza non ci permette di poter aspettare, dobbiamo fare di tutto per rendere questa casa adatta alle esigenze di una persona con una ridotta capacità motoria, per potergli permettere una vita dignitosa.
Per noi, ma soprattutto per le persone che da ora potremo accogliere, sono necessari alcuni lavori per un totale di 35mila euro: costruzione di un bagno per disabili, abbattimento delle barriere architettoniche, completamento dell'impianto di riscaldamento e la realizzazione di un sistema di depurazione delle acque nere. È per questo che abbiamo lanciato questa raccolta fondi: chiediamo a tutti voi di aiutare la Comunità Papa Giovanni XXIII a coprire queste spese e permetterci di iniziare un nuovo capitolo della nostra vita: una famiglia che non dà solo un “tetto” sotto cui stare, ma amore, attenzioni e cure di una mamma, di un papà, di fratelli e di sorelle. La Diocesi di Siena ha deliberato un contributo di 10.110 euro a sostegno di questo progetto, quindi il nostro obiettivo è di raggiungere almeno la metà dei fondi necessari. Il vostro aiuto ci permetterà di realizzare questo progetto di vita.
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Siamo Alessia e Antonio, mamma e papà di una famiglia aperta all’accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII. Al momento la nostra famiglia è composta da 8 persone: oltre a noi c’è Luca di 7 anni, un bimbo cieco che abbiamo prima accolto e poi adottato, e i nostri 5 figli naturali, Michele, Irene, Letizia, Benedetta e Giuseppe. Siamo già una famiglia numerosa, ma vogliamo continuare ad aprire le nostre porte a chi ha bisogno e da tempo cercavamo una casa più grande. Poi, la Provvidenza ha fatto il suo: la Comunità ha ricevuto in uso gratuito il Convento dei frati Cappuccini di Arcidosso, in provincia di Grosseto, che rischiava la chiusura, perché fosse destinato ad accogliere gli ultimi. Come famiglia abbiamo accettato la proposta di far tornare a vivere un luogo così incantevole: una parte del convento ospiterà la nostra famiglia aperta, l'altra parte sarà destinata all’ospitalità di gruppi per momenti di preghiera e riflessione, ad attività di doposcuola, alla realizzazione di momenti aggregativi per ragazzi e bambini con disabilità e non, all'accoglienza delle persone senza fissa dimora nei mesi invernali.
Fino a qualche mese fa è stata con noi una ragazza nigeriana con il suo bimbo di pochi mesi e a breve arriverà un sacerdote, reso disabile in seguito ad un incidente in montagna. La struttura è perfetta per noi ma ha bisogno di tanti lavori per la sua messa a norma e questa ultima accoglienza non ci permette di poter aspettare, dobbiamo fare di tutto per rendere questa casa adatta alle esigenze di una persona con una ridotta capacità motoria, per potergli permettere una vita dignitosa.
Per noi, ma soprattutto per le persone che da ora potremo accogliere, sono necessari alcuni lavori per un totale di 35mila euro: costruzione di un bagno per disabili, abbattimento delle barriere architettoniche, completamento dell'impianto di riscaldamento e la realizzazione di un sistema di depurazione delle acque nere. È per questo che abbiamo lanciato questa raccolta fondi: chiediamo a tutti voi di aiutare la Comunità Papa Giovanni XXIII a coprire queste spese e permetterci di iniziare un nuovo capitolo della nostra vita: una famiglia che non dà solo un “tetto” sotto cui stare, ma amore, attenzioni e cure di una mamma, di un papà, di fratelli e di sorelle. La Diocesi di Siena ha deliberato un contributo di 10.110 euro a sostegno di questo progetto, quindi il nostro obiettivo è di raggiungere almeno la metà dei fondi necessari. Il vostro aiuto ci permetterà di realizzare questo progetto di vita.
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