Un mezzo per diffondere giustizia

Ciao a tutti e a tutte, amiche e amici.Come forse molti di voi sapranno, ho vissuto quasi un anno in Camerun, presso una comunità nata per la lotta alla recidività e all’incarcerazione e per il reinserimento sociale di ragazzi di strada, ex detenuti e giovani in differenti condizioni di vulnerabilità, attraverso un percorso di rieducazione e reinserimento socio-professionale.Durante questo anno di Servizio Civile ci siamo trovati di fronte a varie difficoltà legate agli spostamenti, poiché per raggiungere le carceri in cui operavamo, i relativi Palazzi di Giustizia e le famiglie dei ragazzi accolti e detenuti, eravamo costretti a utilizzare mezzi di trasporto locali, quali mototaxi, taxi e bus sovraffollati, che spesso risultano poco sicuri o molto lenti, facendoci perdere tempo che avremmo potuto utilizzare per far fronte alle esigenze degli accolti e a quelle dei ragazzi seguiti nelle carceri.Senza un mezzo di trasporto proprio è impossibile svolgere tutte le attività in modo concreto e ottimale: è infattibile assistere alle udienze dei ragazzi, che spesso si svolgono lo stesso giorno in tribunali di due città differenti; è impossibile visitare le loro famiglie, che spesso vivono in villaggi isolati; diventa complicato anche far fronte alle emergenze che ovviamente possono capitare in una casa abitata da quasi quaranta persone.Le strade in Camerun sono per la maggior parte dissestate e non asfaltate, perciò  quando arriva la stagione delle piogge è quasi impensabile potersi muovere.Io credo molto nel potenziale di questo progetto, l’ho vissuto e visto coi miei occhi come stia cambiando la vita delle persone, per questo vi chiedo di aiutarci a far fronte a questa necessità. Con il vostro aiuto possiamo riuscire a comprare un veicolo sicuro ed adeguato.Grazie per il contributo,Un abbraccio, Carlotta

Un mezzo per diffondere giustizia

Raccolta fondi di Carlotta Alba Pellegrini

Ciao a tutti e a tutte, amiche e amici.

Come forse molti di voi sapranno, ho vissuto quasi un anno in Camerun, presso una comunità nata per la lotta alla recidività e all’incarcerazione e per il reinserimento sociale di ragazzi di strada, ex detenuti e giovani in differenti condizioni di vulnerabilità, attraverso un percorso di rieducazione e reinserimento socio-professionale.


Durante questo anno di Servizio Civile ci siamo trovati di fronte a varie difficoltà legate agli spostamenti, poiché per raggiungere le carceri in cui operavamo, i relativi Palazzi di Giustizia e le famiglie dei ragazzi accolti e detenuti, eravamo costretti a utilizzare mezzi di trasporto locali, quali mototaxi, taxi e bus sovraffollati, che spesso risultano poco sicuri o molto lenti, facendoci perdere tempo che avremmo potuto utilizzare per far fronte alle esigenze degli accolti e a quelle dei ragazzi seguiti nelle carceri.


Senza un mezzo di trasporto proprio è impossibile svolgere tutte le attività in modo concreto e ottimale: è infattibile assistere alle udienze dei ragazzi, che spesso si svolgono lo stesso giorno in tribunali di due città differenti; è impossibile visitare le loro famiglie, che spesso vivono in villaggi isolati; diventa complicato anche far fronte alle emergenze che ovviamente possono capitare in una casa abitata da quasi quaranta persone.


Le strade in Camerun sono per la maggior parte dissestate e non asfaltate, perciò  quando arriva la stagione delle piogge è quasi impensabile potersi muovere.


Io credo molto nel potenziale di questo progetto, l’ho vissuto e visto coi miei occhi come stia cambiando la vita delle persone, per questo vi chiedo di aiutarci a far fronte a questa necessità. Con il vostro aiuto possiamo riuscire a comprare un veicolo sicuro ed adeguato.


Grazie per il contributo,


Un abbraccio, Carlotta

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La raccolta fondi sostiene il progetto: Un pulmino per essere voce degli ultimi
Obiettivo totale del progetto: 30.000 €

In Camerun, la Comunità Papa Giovanni XXIII grazie al progetto "Mai più minori in carcere" previene l'incarcerazione di minori e favorisce il reinserimento dei detenuti attraverso percorsi formativi e di reinserimento sociale. I volontari operano in prigioni, tribunali, e assistono le famiglie dei detenuti e i bambini che vivono in strada. Per svolgere queste attività in un ambiente difficoltoso, con strade dissestate e trasporti inefficaci, è necessario un veicolo adeguato. Il costo è alto: 30.000€. Aiutiamoli a raggiungere l’obiettivo!

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