STARE

Non ho altre parole rispetto alla violenza quotidiana e all'oppressione che sono obbligato a vivere, se non questa citazione che mi viene in mente ogni volta che sono costretto a spiegare alle forze di occupazione israeliane le molestie dei coloni contro di me: "Se il ladro stesso è anche il giudice, chi vorrà ascoltare la mia denuncia?"Queste parole sono di Ali, un mio amico, giornalista palestinese e attivista per i diritti del suo popolo, residente nel piccolo villaggio di Tuba nelle colline a sud di Hebron.Da quando sono arrivato qui in Palestina, Ali mi ha aiutato a scoprire e comprendere diversi aspetti controversi che caratterizzano questa terra, primo su tutti l'occupazione colonialista portata avanti dallo Stato di Israele. Qui non c'è più una guerra, ma un popolo oppresso da politiche violente messe in atto da uno Stato oppressore.Vivere qui, nelle proprie terre, per Ali, per la sua famiglia e per tutti gli abitanti palestinesi, significa resistere. Operazione Colomba li accompagna in un processo di pace e di nonviolenza: non c'è una ricetta prestabilita, quello che facciamo è STARE. Stiamo al fianco delle persone la cui voce non viene mai ascoltata, e dato che la nostra, grazie ad un passaporto europeo, riceve più attenzione, la mettiamo a loro disposizione.Ti chiedo un aiuto! Il tuo contributo permette a me e a tutti gli altri volontari di Operazione Colomba di continuare a STARE per essere voce di chi non ha voce.

STARE

Raccolta fondi di Seba

Non ho altre parole rispetto alla violenza quotidiana e all'oppressione che sono obbligato a vivere, se non questa citazione che mi viene in mente ogni volta che sono costretto a spiegare alle forze di occupazione israeliane le molestie dei coloni contro di me: "Se il ladro stesso è anche il giudice, chi vorrà ascoltare la mia denuncia?"
Queste parole sono di Ali, un mio amico, giornalista palestinese e attivista per i diritti del suo popolo, residente nel piccolo villaggio di Tuba nelle colline a sud di Hebron.


Da quando sono arrivato qui in Palestina, Ali mi ha aiutato a scoprire e comprendere diversi aspetti controversi che caratterizzano questa terra, primo su tutti l'occupazione colonialista portata avanti dallo Stato di Israele.
Qui non c'è più una guerra, ma un popolo oppresso da politiche violente messe in atto da uno Stato oppressore.
Vivere qui, nelle proprie terre, per Ali, per la sua famiglia e per tutti gli abitanti palestinesi, significa resistere.

Operazione Colomba li accompagna in un processo di pace e di nonviolenza: non c'è una ricetta prestabilita, quello che facciamo è STARE. Stiamo al fianco delle persone la cui voce non viene mai ascoltata, e dato che la nostra, grazie ad un passaporto europeo, riceve più attenzione, la mettiamo a loro disposizione.

Ti chiedo un aiuto!
Il tuo contributo permette a me e a tutti gli altri volontari di Operazione Colomba di continuare a STARE per essere voce di chi non ha voce.

555 €

56%
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La raccolta fondi sostiene il progetto: Operazione Colomba in Palestina - 2023
Obiettivo totale del progetto: 40.000 €

I volontari di Operazione Colomba, corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, sono presenti nel villaggio palestinese di At-Tuwani dal 2004. La loro presenza è necessaria perché proteggono i bambini nel percorso verso la scuola e tutelano l’incolumità degli abitanti palestinesi della zona, oltre che denunciare le violazioni dei Diritti Umani che troppo spesso accadono in quei luoghi. Sostieni i nostri volontari per garantire ai bambini e alle famiglie di quel luogo sicurezza e protezione.

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