Preferiamo camminare che correre perché stiamo andando molto lontano!

Cammino, inshallah, per 28 giorni. Ventotto come gli anni di resistenza che la Comunidad de Paz de San Josè de Apartado compirà il 23 marzo e che io compirò il 20 marzo.Inoltre il 19 marzo sarà trascorso un anno dal massacro di Nalleli Sepulveda e Edinson David, tuttora nessuna forma di giustizia è stata fatta.Cammino per fare memoria di chi, come Nalleli e Edinson, ha dedicato la propria vita alla giustizia, la verità, la pace, fino a sacrificarla. Cammino per ricordare che oggi ci sono persone che continuano a farlo nonostante le avversità, le ingiustizie e gli orrori; vedono oltre e perseverano. Cammino per onorare la spiazzante forza delle loro scelte che incessantemente interroga. Ci parla di una realtà geograficamente lontana nonostante abbia origine nelle nostre case, nei nostri consumi, nella storia anche nostra. Ci domanda che cosa facciamo, noi, qui, delle nostre vite. Qui, dove sembra che tutto debba andare necessariamente così veloce, dove non ci sono nè tempo, nè spazio, nè energia per l'attenzione, la cura, la consapevolezza che tutto è connesso. Tempo, spazio ed energia ci sono solo per l'accrescimento della proprietà e dell'ego. Quello che spinge spasmodicamente a correre è la putrefazione del sistema marcio e senza prospettive. Come compost, dopo la sublimazione, qualcosa di nuovo ci sarà; che cosa dipende dalle scelte di ognun* di noi.La cara Lila un giorno condivise questa frase: "Preferiamo camminare che correre, perché stiamo andando molto lontano!"Cammino per ricordarmi dell'importanza di essere in movimento, con occhi e cuore aperti ad accogliere con fiducia ciò che la Vita ci concede e ciò che ci nega. Cammino per scegliere di vivere la privazione del non essenziale; condizione che oggi, in molt* vivono senza averla scelta. Cammino per spogliarmi di me, per guardarmi con franchezza e, alla luce, nel profondo interrogare, il profondo ascoltare.Cammino e invito a camminare.Dedico questi passi al cammino di resistenza della Comunidad de Paz de San Josè de Apartadò ed a Operazione Colomba -corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII- che l'accompagna.Il progetto di accompagnamento nella Comunidad de Paz è stato aperto 16 anni fa in risposta all'appello della stessa di una presenza internazionale come elemento di dissuasione ai massacri continui perpetrati nei loro confronti a causa della scelta di difendere il territorio da mire estrattiviste neocoloniali di accaparramento delle terre .Qui trovi i link per gli approfondimenti sulla Comunidad de Paz, il massacro di Nalleli e Edinson e su Operazione Colomba.Per sostenere il progetto di accompagnamento di Operazione Colomba ho scelto di aprire questa raccolta fondi.Grazie per leggere, farvi toccare, riflettere, condividere.

Preferiamo camminare che correre perché stiamo andando molto lontano!

Raccolta fondi di Erica Tenca

Cammino, inshallah, per 28 giorni. 


Ventotto come gli anni di resistenza che la Comunidad de Paz de San Josè de Apartado compirà il 23 marzo e che io compirò il 20 marzo.


Inoltre il 19 marzo sarà trascorso un anno dal massacro di Nalleli Sepulveda e Edinson David, tuttora nessuna forma di giustizia è stata fatta.


Cammino per fare memoria di chi, come Nalleli e Edinson, ha dedicato la propria vita alla giustizia, la verità, la pace, fino a sacrificarla. Cammino per ricordare che oggi ci sono persone che continuano a farlo nonostante le avversità, le ingiustizie e gli orrori; vedono oltre e perseverano. Cammino per onorare la spiazzante forza delle loro scelte che incessantemente interroga. Ci parla di una realtà geograficamente lontana nonostante abbia origine nelle nostre case, nei nostri consumi, nella storia anche nostra. Ci domanda che cosa facciamo, noi, qui, delle nostre vite. Qui, dove sembra che tutto debba andare necessariamente così veloce, dove non ci sono nè tempo, nè spazio, nè energia per l'attenzione, la cura, la consapevolezza che tutto è connesso. Tempo, spazio ed energia ci sono solo per l'accrescimento della proprietà e dell'ego. Quello che spinge spasmodicamente a correre è la putrefazione del sistema marcio e senza prospettive. Come compost, dopo la sublimazione, qualcosa di nuovo ci sarà; che cosa dipende dalle scelte di ognun* di noi.

La cara Lila un giorno condivise questa frase: "Preferiamo camminare che correre, perché stiamo andando molto lontano!"

Cammino per ricordarmi dell'importanza di essere in movimento, con occhi e cuore aperti ad accogliere con fiducia ciò che la Vita ci concede e ciò che ci nega. Cammino per scegliere di vivere la privazione del non essenziale; condizione che oggi, in molt* vivono senza averla scelta. Cammino per spogliarmi di me, per guardarmi con franchezza e, alla luce, nel profondo interrogare, il profondo ascoltare.

Cammino e invito a camminare.

Dedico questi passi al cammino di resistenza della Comunidad de Paz de San Josè de Apartadò ed a Operazione Colomba -corpo nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII- che l'accompagna.


Il progetto di accompagnamento nella Comunidad de Paz è stato aperto 16 anni fa in risposta all'appello della stessa di una presenza internazionale come elemento di dissuasione ai massacri continui perpetrati nei loro confronti a causa della scelta di difendere il territorio da mire estrattiviste neocoloniali di accaparramento delle terre .

Qui trovi i link per gli approfondimenti sulla Comunidad de Paz, il massacro di Nalleli e Edinson e su Operazione Colomba.


Per sostenere il progetto di accompagnamento di Operazione Colomba ho scelto di aprire questa raccolta fondi.


Grazie per leggere, farvi toccare, riflettere, condividere.

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