Libertà o niente

Nella mia esperienza sul campo da volontario di Operazione Colomba a fianco di alcune delle comunità mapuche nel territorio, ho avuto la possibilità di assistere a udienze che vedevano coinvolti imputati mapuche, osservare le discriminazioni che subivano in sede di giudizio e visitare presos (reclusi) all’interno delle carceri. In una di queste visite, nella prigione di Lebu, ho compreso come i detenuti mapuche, seppur all’interno di ambienti grigi e complicati come quelli carcerari, riescano a creare e costruire, insieme alle proprie famiglie e ai figli, spazi di resistenza alternativi, luoghi di speranza, di prospettive e resilienza.Questi spazi creati e immaginati, nell’esperienza sopracitata, si concretizzano, semplicemente, in due pareti perpendicolari ricoperte di scritte a sostegno di altri presos, disegni di bandiere mapuche e scarabocchi colorati dei figli; un luogo inverosimile e incoerente rispetto al contesto in cui si trova inserito, e proprio per questo potente. La pace con cui i diversi detenuti affrontano le sentenze mi ha fatto capire la portata di questa lotta e l’impossibilità che quest’ultima si arresti; libertà o niente. Ho avuto la possibilità, perciò, di comprendere e vivere l’arte della loro resistenza, una resistenza attuata nel rispetto di tutti gli esseri viventi umani e non, ho capito e vissuto il loro “non accetto” e percepito il dolore di ferite, purtroppo e non ancora, rimarginate. In questi pochi mesi di lavoro ho compreso quanto la lotta mapuche sia preziosa, e in grado di aiutare esperienze di resistenza di tutti gli oppressi del mondo.Le distanze da percorrere, per permettere a noi volontari di essere presenti durante le diverse udienze, nelle carceri, nei tribunali e a fianco delle comunità presenti nel territorio, sono molto ampie e il progetto, per questo, necessità di risorse finanziarie. Vi chiedo, perciò, un piccolo contributo per sostenere Operazione Colomba, a sostegno del popolo mapuche e delle sue battaglie; battaglie che sicuramente, seppur con fatica, vinceranno. Grazie."Ci vuole veramente coraggio, coraggio e infinita speranza, per guardare ai lontani orizzonti di un nuovo avvenire in un tempo in cui tutte le forze del passato si sono scatenate e un'indicibile miseria, unita a depressione degli animi, grava come un incubo sui popoli". (Rudolf Rocker)

Libertà o niente

Raccolta fondi di Jacopo Simonetti

Nella mia esperienza sul campo da volontario di Operazione Colomba a fianco di alcune delle comunità mapuche nel territorio, ho avuto la possibilità di assistere a udienze che vedevano coinvolti imputati mapuche, osservare le discriminazioni che subivano in sede di giudizio e visitare presos (reclusi) all’interno delle carceri. In una di queste visite, nella prigione di Lebu, ho compreso come i detenuti mapuche, seppur all’interno di ambienti grigi e complicati come quelli carcerari, riescano a creare e costruire, insieme alle proprie famiglie e ai figli, spazi di resistenza alternativi, luoghi di speranza, di prospettive e resilienza.


Questi spazi creati e immaginati, nell’esperienza sopracitata, si concretizzano, semplicemente, in due pareti perpendicolari ricoperte di scritte a sostegno di altri presos, disegni di bandiere mapuche e scarabocchi colorati dei figli; un luogo inverosimile e incoerente rispetto al contesto in cui si trova inserito, e proprio per questo potente. La pace con cui i diversi detenuti affrontano le sentenze mi ha fatto capire la portata di questa lotta e l’impossibilità che quest’ultima si arresti; libertà o niente. 


Ho avuto la possibilità, perciò, di comprendere e vivere l’arte della loro resistenza, una resistenza attuata nel rispetto di tutti gli esseri viventi umani e non, ho capito e vissuto il loro “non accetto” e percepito il dolore di ferite, purtroppo e non ancora, rimarginate. In questi pochi mesi di lavoro ho compreso quanto la lotta mapuche sia preziosa, e in grado di aiutare esperienze di resistenza di tutti gli oppressi del mondo.


Le distanze da percorrere, per permettere a noi volontari di essere presenti durante le diverse udienze, nelle carceri, nei tribunali e a fianco delle comunità presenti nel territorio, sono molto ampie e il progetto, per questo, necessità di risorse finanziarie. Vi chiedo, perciò, un piccolo contributo per sostenere Operazione Colomba, a sostegno del popolo mapuche e delle sue battaglie; battaglie che sicuramente, seppur con fatica, vinceranno. Grazie.


"Ci vuole veramente coraggio, coraggio e infinita speranza, per guardare ai lontani orizzonti di un nuovo avvenire in un tempo in cui tutte le forze del passato si sono scatenate e un'indicibile miseria, unita a depressione degli animi, grava come un incubo sui popoli". (Rudolf Rocker)

295 €

59%
500 €
12 Donazioni
La raccolta fondi sostiene il progetto: In Cile a fianco del popolo Mapuche
Obiettivo totale del progetto: 10.000 €

I Mapuche, popolo indigeno del Cile, da anni è perseguitato e ignorato: lo Stato non ne riconosce l’esistenza e non ne tutela l’identità. Privati delle loro terre d’origine, sono costretti a lottare per riaverle e per questo sono vittime di forti repressioni. La Comunità, con i volontari, li sostiene in questo cammino di rivendicazione in modo pacifico e nonviolento. Sostienili anche tu.

DONA

DONA

APG23

Dai Ci Stai? È la piattaforma nata per creare raccolte fondi online a sostegno della Comunità Papa Giovanni XXIII, che da più di 50 anni è al fianco di chi ha bisogno.

Hai bisogno di aiuto?

Clicca qui e leggi le istruzioni per creare la tua raccolta fondi
Oppure scrivi a sostenitori@apg23.org o chiama il numero 0543.404693 dal lunedì al venerdì (orari ufficio).

Seguici anche su