In Memoria di Matteo

"Ja ni panemaio, italianski… inglish?" è quello che sbiascico quando qualcuno mi rivolge la parola. Più o meno in russo vuole dire "non capisco, sò italiano". E davvero non capisco. Sono alla mia terza esperienza in Ucraina. Ho partecipato a due carovane di #stopthewarnow, a Leopoli e a Odessa. Una schiera di pullmini, carichi di cibo, medicine, generi di prima necessità. 5 giorni di corsa, andata e ritorno. Ogni volta, al ritorno, cercavo di restare connesso a questo conflitto, come un assetato avevo sete di informazioni. Volevo capire, io che della guerra non ho capito niente. Continuando a non capire, sentivo sempre più il bisogno di muovermi attivamente, di fare qualcosa in prima persona, non tanto per le vittime di questo conflitto ma CON le vittime di questo conflitto. Non potevo più rimanere sul mio comodo divano a dichiararmi contro la guerra.” Matteo era così. Assetato di giustizia, con lo zaino in spalla, pronto a dedicarsi anima e corpo a chi aveva più bisogno. Abbiamo pensato che il modo più bello per ricordarlo fosse cercando di fare qualcosa di concreto per le vittime di questa guerra assurda, per cui Matteo si è speso e che portava nel cuore. Ecco perché abbiamo voluto lanciare questa raccolta fondi in sua memoria, per sostenere la presenza degli operatori di pace di Operazione Colomba - corpo nonviolento della Comunità Papa Giovanni XXIII - presente in Ucraina fin dai primi giorni del conflitto.

In Memoria di Matteo

Una raccolta fondi in memoria di Matteo Pisani (17/06/2024)
Raccolta fondi di amici di Matteo

"Ja ni panemaio, italianski… inglish?" è quello che sbiascico quando qualcuno mi rivolge la parola. Più o meno in russo vuole dire "non capisco, sò italiano". E davvero non capisco.

Sono alla mia terza esperienza in Ucraina. Ho partecipato a due carovane di #stopthewarnow, a Leopoli e a Odessa. Una schiera di pullmini, carichi di cibo, medicine, generi di prima necessità. 5 giorni di corsa, andata e ritorno.

Ogni volta, al ritorno, cercavo di restare connesso a questo conflitto, come un assetato avevo sete di informazioni. Volevo capire, io che della guerra non ho capito niente. Continuando a non capire, sentivo sempre più il bisogno di muovermi attivamente, di fare qualcosa in prima persona, non tanto per le vittime di questo conflitto ma CON le vittime di questo conflitto. Non potevo più rimanere sul mio comodo divano a dichiararmi contro la guerra.”


Matteo era così. Assetato di giustizia, con lo zaino in spalla, pronto a dedicarsi anima e corpo a chi aveva più bisogno.

Abbiamo pensato che il modo più bello per ricordarlo fosse cercando di fare qualcosa di concreto per le vittime di questa guerra assurda, per cui Matteo si è speso e che portava nel cuore. Ecco perché abbiamo voluto lanciare questa raccolta fondi in sua memoria, per sostenere la presenza degli operatori di pace di Operazione Colomba - corpo nonviolento della Comunità Papa Giovanni XXIII - presente in Ucraina fin dai primi giorni del conflitto.


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La raccolta fondi sostiene il progetto: Operazione Colomba in Ucraina - 2024
Obiettivo totale del progetto: 15.000 €

Da marzo del 2022 Operazione Colomba è presente in Ucraina, prima a Leopoli, Kiev e Odessa, attualmente a Mykolaïv e Kherson. Sostenere la presenza dei volontari di Operazione Colomba significa non lasciare sole le persone più fragili nei territori colpiti dal conflitto e sostenere concretamente gli sforzi di chi vuole rispondere alla violenza con la solidarietà.

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